Parole chiave: — Diagnosi psichiatrica – Psicometria – Test psicologici – Informatica – Programmi di computer – Minnesota Multiphasic Personality Inventory – 2� versione (MMPI-2) – Valutazione della personalit�
Key words: — Psychiatric diagnosis – Psycometrics – Psycological test – Informatics – Computer programmes – Minnesota Multiphasic Personality Inventory – 2nd version (MMPI-2) – personality assessment
Cos� come nella diagnosi medica le analisi di laboratorio concorrono a determinare un corretto giudizio, nella diagnosi psicologica l’indagine psicometrica (cio� l’uso dei reattivi mentali) fornisce un contributo fondamentale per la sua formulazione pi� completa.
In linea generale,un test ben tarato fornisce, nelle dimensioni psicologiche che si intende metricamente esplorare, una stima abbastanza precisa dell’”uomo medio”, vale a dire di certi valori o quantit� (di intelligenza, memoria, difese, apprendimento, ecc.) che fungono da punto di riferimento. Pu� essere, infatti, di notevole utilit� sapere con una certa precisione quanto un determinato soggetto si discosti dalla media, in un senso o nell’altro (1) .
Ma il test pu� anche essere usato per cercare di stabilire il rapporto, non solo tra la persona in esame e la “media” degli altri, ma tra le diverse parti della persona stessa, in una ricerca quantitativa di tale rapporto, per esempio, tra il patrimonio di informazioni e la capacit� di risolvere problemi di vita (alla Wais il rapporto tra “Informazione” e “Comprensione” � una buona stima del giudizio) oppure il confronto delle abilit� che “tengono” con l’aumento della et� con quelle che “non tengono” con l’aumentare dell’et� (si sta parlando ovviamente del cosiddetto “Indice di deterioramento mentale”) (2-4) .
Nella diagnosi psicologica � molto importante precisare la quantit� e la qualit� delle parti sane del paziente perch� ci� � indispensabile non solo nella valutazione ma soprattutto per indirizzare l’intervento terapeutico verso le risorse potenziali che, evidentemente, � pi� opportuno mobilitare. Studiando le parti sane del paziente � possibile individuare le prove dell’idoneit� del paziente stesso alla terapia ipotizzata e alla motivazione al trattamento.
In definitiva, le caratteristiche della diagnosi psicologica possono essere riassunte nel seguente modo:
– essa trae fondamento dalla capacit� dello psicologo di procedere a operazioni di misura mentale e, pertanto, si definisce “psicometrica”;
– si dispone prevalentemente alla misura delle parti sane che possono essere specificatamente indirizzate in un pi� mirato intervento terapeutico;
– si configura spesso con la proposta di un programma terapeutico piuttosto che con l’indicazione di una sola terapia.
Gli strumenti di valutazione in psichiatria e in neurologia hanno sempre rappresentato una metodica scientifica applicata alla ricerca poich� esprimono il tentativo di rendere oggettivabile l’osservazione clinica mediante la misurazione dei principali tratti psicopatologici (5,6) .
Da un punto di vista formale, e soprattutto in una prospettiva clinica, � per� necessario che gli strumenti di valutazione e misura vengano considerati non solo nella loro funzione di “esame di laboratorio” complementare all’esame clinico ma, soprattutto, che possiedano una serie di requisiti (7-10) :
– forniscano una chiara immagine degli aspetti essenziali del profilo sintomatologico del paziente;
– siano sensibili ai mutamenti sia in termini di gravit� della malattia che di miglioramento della stessa (per es. in seguito ad una variabile interveniente);
– offrano una semplice modalit� di analisi dei risultati;
– siano di facile utilizzazione (per la riduzione dei costi in termini di tempo).
La valutazione psicometrica pu�, per�, essere condizionata da alcuni errori, in particolare quelli legati alla soggettivit� del giudizio clinico. Infatti, l’attribuzione di un punteggio pu� essere soggetta a diverse variabili (per esempio, precedenti esperienze o particolari aspettative verso il paziente, la qualit� della relazione instauratasi tra l’esaminatore e il paziente).
Dunque, l’errore pu� essere ridotto non solo adoperando scale e questionari strutturati e semistrutturati ma soprattutto adoperando sistemi di interpretazione automatica (11) .
Infatti, l’automazione dei test mentali ha risentito di esigenze di natura non soltanto strettamente tecnica ma anche qualitativa (12-14) :
– le ragioni tecnico-economiche derivano dal fatto che la siglatura di un test � spesso un compito lungo e faticoso e, a parte il tempo da impiegare, la procedura pu� dare luogo ad errori di computo, specie quando applicata a grandi numeri;
– le ragioni qualitative sono invece legate a motivi di fedelt� del test: infatti uno scoring automatico elimina qualsiasi possibilit� di inferenza soggettiva da parte dell’esaminatore (15,16) .
Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI)
Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI) risponde in maniera efficace ai requisiti essenziali richiesti ad uno strumento psicodiagnostico non solo per la sua validit� ed affidabilit�, ormai riconosciute in tutto il mondo, ma anche per la sua “naturale” applicabilit� alle procedure computerizzate (17-21) .
Il MMPI di Hathaway e McKinley � un test non proiettivo di personalit� e la somministrazione consiste nel sottoporre al soggetto una serie di affermazioni stampate su un questionario relative ai suoi vissuti, condizioni fisiche, abitudini, atteggiamenti e pensieri ricorrenti (22-25) .
Desideriamo, a questo punto, ricordare la differenza tra un test proiettivo e un test non proiettivo: il test proiettivo � organizzato su stimoli ambigui, poco strutturati a cui il soggetto risponde “proiettando” le caratteristiche del proprio funzionamento psicologico (es. il test delle macchie d’inchiostro del Rorschach); il test non proiettivo invece � organizzato con materiale strutturato, comprensibile al soggetto che � invitato a rispondere solitamente in forma binaria ad un quesito (26-28) .
Come le risposte “Vero-Falso” del MMPI che, opportunamente calcolate tramite griglie di correzione, permettono di ottenere in forma quantitativa una serie di descrittori sulle caratteristiche personologiche e sull’adattamento emozionale del soggetto. Per esempio, la scala D (depressione) del MMPI � composta da 57 items che, valutati tramite una griglia di correzione e calcolati attraverso il rapporto con la media e la deviazione standard del campione di riferimento, forniscono la “misura” della depressione del soggetto (29-33) .
Il concetto di base � rappresentato dal fatto che pi� gli stimoli sono definiti e strutturati e, dunque, la gamma delle risposte possibili ristretta, pi� il margine di possibilit� concesso all’esaminato per proiettare parti di s�, sar� minore.
In questo caso, la valutazione psicodiagnostica del soggetto in esame risentir� dello scarto tra i risultati ottenuti con le sue risposte e quelli del campione di soggetti con i quali viene confrontato (campione normativo).
Diversi sono i motivi che collocano il MMPI, come strumento di misura, in una posizione di predominio rispetto agli altri reattivi mentali (34-38) :
– il MMPI permette di esprimere la descrizione clinica globale del paziente attraverso una serie di variabili numeriche (scale cliniche, scale di contenuto, scale speciali, indici derivati, code-type);
– alla valutazione quantitativa delle singole scale � affiancato un metodo interpretativo di tipo multiassiale (gli “Assi di Diamond”), il quale attribuisce un significato ai valori di un parametro in relazione anche ai valori degli altri parametri costituenti il profilo del paziente (per esempio il tono dell’umore viene valutato in base alla correlazione dell’asse timico: D-Ma);
– � dotato di un elevato potere discriminante tra i tratti normali e patologici della personalit�: rappresenta dunque un potente strumento di valutazione diagnostica differenziale;
– permette non solo di individuare e quantificare la presenza o l’andamento di una determinata variabile psicologica, comportamentale o patologica in un campione di pazienti raggruppati in base ad un criterio clinico, ma anche di valutare se una variabile interveniente (es. un farmaco) induce modificazioni significative nel tempo (il test pu� essere somministrato pi� volte durante il trattamento, rendendo possibile il controllo delle variazioni sintomatologiche in seguito alle terapie praticate); permette dunque di formulare, oltre ad una prognosi generale, anche una prognosi specifica in relazione alla sensibilit� a particolari trattamenti;
– � stato sottoposto ad un esteso processo di standardizzazione e la procedura di validazione del questionario � stata una delle pi� rigorose nella storia della psicometria per un reattivo mentale;
– � stato diffuso e validato in moltissimi paesi: basti pensare che � stato tradotto in oltre 35 lingue (russo, cinese, giapponese, vietnamita, ecc.).
– per il tipo di struttura, il MMPI ha come naturale evoluzione lo sviluppo computerizzato delle procedure interpretative;
– il questionario � facile da somministrare: le persone si autosomministrano il test rispondendo semplicemente Vero o Falso agli items proposti. Il test pu� essere poi sviluppato facilmente (tramite griglie di correzione o computer) anche da personale senza una specifica preparazione.
La nascita del MMPI risale a quasi 60 anni fa, per cui si era ormai resa necessaria una revisione anche in funzione dei mutamenti socioculturali e linguistici avvenuti in questi ultimi decenni. La revisione venne pubblicata nel 1996 da un comitato della “Minnesota University” presieduto da James Butcher e l’adattamento italiano affidato ai Proff. Pancheri e Sirigatti (39-43) .
Ormai la pubblicazione della forma 2 del test ha sostituito completamente il vecchio MMPI di cui non sono pi� attendibili soprattutto i dati normativi.
Vengono di seguito delineati gli elementi pi� significativi che caratterizzano le innovazioni del MMPI-2 rispetto alla precedente versione MMPI:
– le scale cliniche e di validit� sono state confermate e, dunque continuano a rappresentare “l’ossatura” del test;
– il “range di normalit�” � stato modificato da 30-70 a 35-65 (in virt� dei valori della nuova taratura);
– gli items sono diventati 567 (rispetto ai 357 della versione ridotta e 506 della versione completa del MMPI-1), alcuni sono stati modificati, altri eliminati;
– sono stati aggiunti nuovi items sulla tossicodipendenza, sui disordini alimentari, sul comportamento di tipo “A”, sulle problematiche familiari;
– sono state inserite nuove scale di validit� che consentono una verifica ancora pi� accurata della validit� del profilo (Fb, TRIN, VRIN);
– sono state inserite 15 nuove scale di contenuto che offrono importanti informazioni cliniche; esse valutano il comportamento sintomatico (ansia, paura, ossessivit�, depressione, preoccupazioni ipocondriache, ideazione bizzarra), fattori di personalit� (comportamento di tipo “A”, cinismo), comportamento “esterno” (rabbia, pratiche antisociali), autopercezione negativa (bassa autostima), e le aree riguardanti problemi familiari, difficolt� sul lavoro, indicatori negativi di trattamento (44-47) .
Il questionario comprende un cospicuo numero di item ai quali l’intervistato risponde in forma binaria: Vero o Falso.
– MMPI-1 forma completa (506 items)
– MMPI-1 forma ridotta (357 items)
– MMPI-2 (567 items)
La procedura di valutazione delle risposte al questionario genera due profili (o psicogrammi) composti, il primo da 3 indicatori di validit� e 10 scale cliniche, il secondo da 15 scale di contenuto.
Il primo psicogramma � formato da 13 Scale fondamentali, suddivise a loro volta in 3 Scale di validit� e 10 Scale cliniche:
Scale di validit�
scala L (“lie” = menzogna)
scala K (“correction” = correzione o difesa)
scala F (“infrequency” = infrequenza, simulazione)
Scale cliniche
1) scala Hs (“hypochondriasis” = ipocondria)
2) scala D (“depression” = depressione)
3) scala Hy (“conversion hysteria” = isteria di conversione)
4) scala Pd (“psychopathic deviate” = deviazione psicopatica)
5) scala Mf (“masculinity-femininity, male/female” = mascolinit�/ femminilit�, maschi/femmine)
6) scala Pa (“paranoia”= paranoia)
7) scala Pt (“psychoasthenia” = psicastenia)
8) scala Sc (“schizophrenia” = schizofrenia)
9) scala Ma (“hypomania” = ipomania)
0) scala Si (“social introversion” = introversione sociale)
Le 3 scale di validit� (o controllo), sono composte da affermazioni che forniscono indicazioni riguardo la validit� del test e, dunque, bisogna tenere conto preliminarmente della “conformazione” delle scale di controllo per avere certezza della validit� interpretativa delle scale cliniche. Oltre al valore di controllo, le 3 scale possono essere interpretate nel loro significato clinico: per es. la scala K rappresenta la misura dell’atteggiamento difensivo nei confronti della manifestazione troppo aperta delle proprie reazioni emotive e dunque pu� attestare la presenza di elementi di ipercontrollo e rigidit� (48) .
Il secondo psicogramma � formato da 15 SCALE Dl CONTENUTO:
Scala ANX (Ansia)
Scala FRS (Paure)
Scala OBS (Ossessivit�)
Scala DEP (Depressione)
Scala HEA (Preoccupazioni per la salute)
Scala BIZ (Ideazione bizzarra)
Scala ANG (Rabbia)
Scala CYN (Cinismo)
Scala ASP (Comportamenti antisociali)
Scala TPA (Tipo “A”)
Scala LSE (Bassa autostima)
Scala SOD (Disagio sociale)
Scala FAM (Problemi familiari)
Scala WRW (Difficolt� sul lavoro)
Scala TRT (Difficolt� di trattamento)
In linee generali, nelle scale del MMPI, i punteggi alti esprimono caratteristiche psicologiche disadattanti relativamente alla dimensione considerata; i punteggi medi indicano adattamento, i punteggi bassi infine evidenziano la non presenza di patologia (le scale del MMPI sono infatti considerate “unipolari”, fatta per� eccezione delle scale Mf e Si). Per esempio, se consideriamo la scala D (depressione), in base ai punteggi conseguiti, possiamo esprimere le seguenti considerazioni:
Punteggi alti: caratterizzano la presenza di consistenti polarizzazioni depressive del corso idetico e marcato rallentamento ideo-verbo-motorio, scarso interesse per le situazioni sociali e difficolt� ad intraprendere nuove iniziative. La scala D � generalmente elevata nei profili “psicotici” o “nevrotici”; � piuttosto rara l’elevazione della sola scala D in un profilo in quanto essa � generalmente associata ad altre scale (11,49) .
� opportuno precisare che, per quanto queste scale conservino una denominazione che rimanda a categorie psichiatriche, in realt� vanno considerate e interpretate alla stregua di dimensioni psicologiche che, in condizioni di elevazione dei punteggi, assumono connotazione patologica e, nonostante il metodo interpretativo di tipo configurazionale multiassiale, la denominazione delle scale cliniche risente (ancora!) della impostazione nosografica kraepeliniana, per cui un tipo di errore metodologico-concettuale potrebbe essere quello di determinare una diagnosi rifacendosi al contenuto delle scale elevate rispetto alla configurazione del profilo MMPI (50) .
Per tale ragione la maggior parte degli studiosi del reattivo preferisce connotare le scale cliniche secondo una numerazione convenzionale, individuando quindi l’eventuale quadro morboso con un numero di codice (“Code-Type”) (51-53) :
Per esempio, il codice 1/3, caratteristicamente definito “vallo di conversione”, � la rappresentazione della elevazione delle scale Hs e Hy ed � suggestivo della presenza dei tratti caratteristici del disturbo somatoforme: “… pu� essere presente la classica sintomatologia da conversione: i disturbi lamentati comprendono cefalea, dolori muscolari, problemi di alimentazione, astenia, vertigini, disturbi del sonno. Il soggetto mostra una insufficiente consapevolezza del legame intercorrente tra le emozioni e i processi somatici e usa un “linguaggio somatico” per esprimere i propri conflitti (vantaggio secondario)” (54-57) .
La codifica dei code-type viene fatta, preferibilmente, secondo il criterio proposto da Welsh. Secondo il metodo di Welsh, per delineare i tratti salienti di personalit� � sufficiente identificare le scale (o la scala) del profilo, caratterizzate dai valori numerici pi� elevati (58-61) .
Il rapporto di intensit� esistente tra le varie scale � sintetizzato nella sigla del profilo la cui codifica (secondo Welsh) � effettuata con la seguente modalit�:
– le 10 scale cliniche vengono disposte in ordine decrescente di punti T e vengono individuate in base alla numerazione convenzionale
Hs (1) D (2) Hy (3) Pd (4) Mf (5) Pa (�) Pt (7) Sc (8) Ma (9) Si (0)
– la codifica del profilo consiste nell’operare una separazione tra le scale in base alla loro elevazione nel profilo riferendosi alla seguente tabella:
= 90* |
80-89^ |
70-79’ |
65-69+ |
60-64- |
50-59/ |
40-49: |
30-39#
|
Il MMPI pu� essere somministrato a soggetti al di sopra dei 16 anni che abbiano acquisito un livello culturale sufficiente a comprendere gli item proposti dal questionario. Riteniamo, in ogni caso, necessario raccomandare all’esaminando le seguenti indicazioni:
– rispondere sempre, a tutti gli items;
– fare attenzione a considerare il reale significato degli avverbi presenti nel protocollo (spesso, a volte, raramente …);
– prestare attenzione alle frasi costruite in maniera negativa, per evitare di rispondere in modo contrario (per esempio l’item 20 recita “Molto raramente soffro di stitichezza”; in questo caso una persona che non soffre di stitichezza deve rispondere “Vero”).
Proseguendo nel tradizionale impegno nel campo dell’informatica psichiatrica, la III Clinica Psichiatrica dell’Universit� di Roma, la “Casa della Divina Provvidenza” di Bisceglie e la Fondazione Italiana per lo Studio della Schizofrenia hanno realizzato il “Panda”, un software per l’elaborazione automatica delle procedure interpretative del test di personalit� MMPI-2.
Nota bene!
La versione che viene presentata prevede lo scoring dei punteggi e l’output di una serie di stampe (a video e su carta) solo in seguito all’immissione dei punteggi grezzi (raw) delle scale fondamentali e delle scale di contenuto, rilevati con l’ausilio delle griglie di correzione fornite dalla Organizzazioni Speciali, Firenze. Per cui l’utente, dopo la somministrazione del test, sovrapponendo le griglie di correzione, deve calcolare i punteggi grezzi relativamente a ciascuna delle 13 scale cliniche e delle 15 scale di contenuto e inserire semplicemente i punteggi ottenuti nella griglia proposta da una window-test.
Com’� noto, il punteggio grezzo, per acquisire significato, deve essere rapportato alla distribuzione dei punteggi ottenuta dal campione di standardizzazione al fine di individuare il punto della distribuzione in cui tale punteggio viene a cadere. La conversione in punti ponderati (punti T) avviene con l’elaborazione, attraverso una procedura di calcolo statistica, dei punteggi grezzi (punti raw) con le medie e le deviazioni standard (nel programma “Panda” si fa riferimento ai valori normativi della taratura italiana di De Fidio-Pancheri):
Scale Fondamentali
L |
F |
K |
Hs |
D |
Hy |
Pd |
Mf |
Pa |
Pt |
Sc |
Ma |
Si |
|
Media maschi |
5,33 |
4,98 |
15,21 |
12,58 |
18,64 |
19,53 |
20,99 |
23,97 |
8,16 |
24,77 |
25,60 |
18,02 |
25,83 |
Ds maschi |
2,43 |
3,25 |
4,34 |
3,33 |
3,77 |
4,20 |
3,79 |
4,20 |
2,76 |
4,60 |
4,75 |
3,71 |
7,38 |
Media femm. |
5,11 |
5,09 |
13,14 |
14,09 |
21,62 |
22,13 |
21,98 |
33,58 |
9,29 |
27,30 |
27,00 |
18,72 |
29,17 |
Ds femm. |
2,21 |
2,80 |
3,98 |
3,37 |
3,89 |
4,47 |
3,84 |
4,09 |
2,80 |
5,11 |
4,80 |
3,57 |
7,79 |
Scale di Contenuto
ANX |
FRS |
OBS |
DEP |
HEA |
BIZ |
ANG |
CYN |
ASP |
TPA |
LSE |
SOD |
FAM |
WRK |
TRT |
|
Media maschi |
5 |
4,08 |
4,25 |
5,57 |
5,77 |
2,02 |
5,68 |
13,09 |
8,64 |
9,39 |
4,97 |
6,98 |
4,67 |
7,01 |
6,28 |
Ds maschi |
3,59 |
2,89 |
2,80 |
4,10 |
3,39 |
2,22 |
2,90 |
4,95 |
3,44 |
3,45 |
3,27 |
4,69 |
3,48 |
4,24 |
3,56 |
Media femm |
7,62 |
7,64 |
5,98 |
8,26 |
7,99 |
2,61 |
6,51 |
12,54 |
7,99 |
9,91 |
6,61 |
6,93 |
6,66 |
9,77 |
7,60 |
Ds femm. |
3,88 |
3,55 |
2,91 |
4,39 |
3,90 |
2,03 |
2,76 |
4,16 |
3,06 |
3,03 |
3,49 |
4,63 |
3,84 |
4,60 |
3,47 |
La taratura � stata ottenuta applicando il questionario a 350 soggetti “normali” (122 maschi e 228 femmine) residenti in prevalenza in citt� dell’Italia centro-meridionale.
I maschi presentavano le seguenti caratteristiche socio-demografiche: et� media circa 39 anni (DS = 9,58), scolarit� media pari a 16,45 anni (DS = 3,64), 69% i coniugati, 31% i celibi, attivit� professionale distribuita tra impiegati, insegnanti, infermieri, medici, studenti, liberi professionisti.
Le femmine presentavano le seguenti caratteristiche socio-demografiche: et� media circa 33 anni (DS = 8,51), scolarit� media pari a 15,47 anni (DS = 2,90), 56% le coniugate, 44% le nubili, attivit� professionale distribuita tra casalinghe, impiegate, insegnanti, infermiere, medici, studentesse, libere professioniste. Il punteggio ottenuto rappresenta la posizione del soggetto rispetto al campione normativo (relativamente alla dimensione considerata) e, in linee generali, quanto maggiore � l’ampiezza degli scostamenti dalla norma, tanto pi� � probabile che il soggetto, rispetto alla dimensione presa in considerazione, esprima una condizione di disadattamento.
Le precedenti versioni automatiche del MMPI prevedevano l’immissione delle risposte Vero/Falso e il programma provvedeva ad effettuare il calcolo seguendo una routine interna che faceva riferimento a griglie e valori normativi sulle quali per� le Organizzazioni speciali deteneva (e detiene) il copyright. Per tale ragione � stata fatta la scelta di mantenere il rispetto delle competenze (e delle propriet�) da parte della Editrice di Firenze.
Relativamente alla sezione “Code-Type” il programma automatico “Panda” offre la stampa di uno statement interpretativo in base alla lettura automatica del valori della prima o delle prime due/tre scale del profilo codificato (Code-Type). Individuando i correlati comportamentali dei punteggi alti di tali scale, � possibile infatti attribuire una dimensione clinica al Code-Type rilevato. Una tale codifica � meritevole di attenzione (oltre che di continuo miglioramento ed approfondimento) in quanto conferisce immediata “leggibilit�” al profilo, alla configurazione delle scale di validit�, alle “punte alte” e permette, in rapida sintesi, l’individuazione dei tratti caratteristici della personalit� del soggetto esaminato.
Gli indici derivati dalle scale fondamentali
Alcuni autori hanno proposto una serie di indici ricavati dalle scale fondamentali (o cliniche) del MMPI al fine di approfondire alcune aree d’indagine del test e per consentire una valutazione pi� precisa di alcune dimensioni personologiche.
Degli indici riportati in letteratura, nella versione MMPI-2 “Panda” sono stati scelti quelli riportati in tabella:
FTI |
Frustration Tolerance Index |
(Beall e Panton) |
< 1 = bassa tolleranza |
AI |
Anxiety Index |
(Welsh) |
v.n. = 35-65 |
NS |
Neurotic Score |
(Ruesh e Bowman) |
v.n. = 35-65 |
PS |
Psychotic Score |
(Ruesh e Bowman) |
v.n. = 35-65 |
OSI |
Organic Sign Index |
(Watson e Thomas) |
< 40 = danno psicorganico |
Ip |
Index of Psychopathology |
(Goldberg) |
> 45 = valore patologico |
Del |
Delinquency Index |
(Rempel) |
> 6 = valore patologico |
PNS |
Psychotic/Neurotic Sign |
(Taulbee e Sisson) |
< 7 = psicosi; > 12 = nevrosi |
DFK |
Dissimulation Index |
(Gough) |
v.n. = -12 +8 |
PAI |
Passive-Aggressive Index |
(Welsh e Sullivan) |
v.n. = + – |
FTI: misura la tolleranza individuale in situazioni di frustrazione (es. istituzionalizzazione, carcerazione) e viene calcolata con la formula: Ma+Pd/Hy+D
(in punti T) in cui i valori > 1 esprimono alta tolleranza alla frustrazione e i valori < 1, al contrario, esprimono bassa tolleranza alla frustrazione;
AI: individua la presenza eventuale di ansia “libera” e viene calcolata con la formula: (1,33 x D + 1,00 x Pt) -(0,66 x Hs + 0,66 x Hy) (in punti T)
Il risultato va confrontato con i valori normativi ricavati da Pancheri e Stracca (1968) sulla popolazione italiana:
sogg. normali: media 45,72 D.S. 15,84
sogg. psichiatrici: media 62,49 D.S. 9,33
NS: individua il punteggio di “nevrosi” e deriva dalla media aritmetica dei punteggi delle scale componenti la “triade nevrotica”: Hs + D + Hy / 3 (in punti T).
I valori di normalit� sono compresi tra 35 e 65.
PS: individua il punteggio di “psicosi” e deriva dalla media aritmetica dei punteggi delle scale componenti la “triade psicotica” Pa + Pt + Sc / 3 (in punti T).
I valori di normalit� sono compresi tra 35 e 65.
OSI: � utile nei casi in cui si presenti l’incertezza diagnostica tra un disordine schizofrenico e un danno organico cerebrale. Si calcola con la formula: (D + Mf + Sc) – (Pd + Ma) (punti grezzi corretti con K) il disordine schizofrenico presenta punteggi = 40 (oltre all’elevazione delle scale 2,5 o 8) il danno organico cerebrale presenta punteggi < 40 (oltre all’elevazione delle scale 4 o 9).
Ip: individua la presenza di una condizione psicopatologica e, se il punteggio � > 45 il range � di tipo psicotico. Deriva dalla formula: L + Pa + Sc – Hy – Pt (in punti T).
DeI: individua la presenza di segni e comportamenti di tipo delinquenziale in base alla seguente formula: 0,0695 x F + 0,0116 x Hs + 0,0578 x Pd – 0,0782 x Mf + 0,0256 x Sc – 2,0169 (in punti T). La previsione di comportamento delinquenziale presenta punteggi > 6.
PNS: individua i range di psicosi/normalit�/nevrosi in base a 16 rapporti tra le varie scale cliniche (in punti T). 0-6 = psicosi; 7-12 = normalit�; 13-16 = nevrosi
DFK: discrimina tra la tendenza difensiva al test e la difficolt� di controllo e difesa e viene calcolata in base al rapporto tra le scale F-K (in punti K):
< -12 = tendenza difensiva (falsificazione)
> +8 = capacit� di controllo e difesa assenti
-12 … +8 = i valori compresi in questo intervallo sono indicatori di normalit�.
PAI: discrimina tra i segni indicatori di passivit�/aggressivit� in base alla formula: (Hy + 100) – (Pd + 2Pa) (in punti T) segno (+) = tratto passivo; segno (–) = tratto aggressivo
I Critical Items
Una sezione caratteristica del MMPI � quella relativa ai Critical Items che rappresentano, tra gli items del protocollo, quelli a connotazione maggiormente patologica o comunque caratterizzanti una sindrome o un quadro clinico. Nel MMPI-1 furono scelti 38 items a connotazione “critica”; nel MMPI-2, invece, ne � stato riportato un numero molto superiore (185) ma suddivisi per aree di interesse clinico (es. “Ansia e tensione”, “Disturbi del sonno”, “Confusione mentale”, ecc.). Da alcuni autori vengono considerati gli indicatori della “direzione” in cui andrebbe il paziente in caso di cedimento delle difese. In ogni caso, nella versione “Panda” i critical items non vengono riportati per il gi� citato rispetto del copyright da parte della Organizzazioni speciali di Firenze.
Il MMPI2-Panda � stato realizzato nel 1998 in ambiente Microsoft Access per Win95. Viene distribuito su supporto CD-Rom, � articolato su una routine interna di lettura di una serie di variabili (363 regole decisionali) che determinano la stesura di un report narrativo. La logica interna del programma fa riferimento alla struttura dell’APAP di Paolo Pancheri: 11 dimensioni cliniche valutate tramite una griglia di variabili interpretative:
Le regole interpretative del panda.
Dimensione clinica |
Variab. Interpret. |
n� |
range |
Atteggiamento verso il test: falsificazione / sincerit� |
L / K |
40 |
1-40 |
Tono dell’umore: depressione / eccitamento |
D / Ma |
47 |
41-87 |
Attivit�: incertezza psicastenica / azione impulsiva |
Pt/Pd |
44 |
88-131 |
Socializzazione attivit� / passivit� nelle interazioni |
Si / Pd |
34 |
132-165 |
Autovalutazione: svalutazione / ipervalutazione |
D + Pt / Ma+Pd |
32 |
166 197 |
Difese nevrotiche: uso di sintomi somatici (1) |
Hs / Hy |
19 |
198-216 |
Plasticit� sociale: adattabilit� / ostilit� sociale |
Hy / Pa |
34 |
217-250 |
Rapporto critico col reale: polariz. sul s� / fantast. autistica |
Hs + Hy / Sc + Pa |
28 |
251-278 |
Tendenze autistiche e psicotiche (2) |
F / Sc |
18 |
279-296 |
Capacit� di adattamento sessuale: disturbi dell’identificazione e dello stereotipo sessuale di appartenenza e conseguenti deviazioni di condotta (3) |
Mf / (Hs + Hy / Ma + Pd) |
24 |
297-320 |
Capacit� di controllo e difesa: controllo emotivo |
K-F |
43 |
321 363 |
(1): polarizzazione sulle proprie funzioni somatiche/tendenza alla somatizzazione dell’ansia e delle problematiche emotive. Entrambi i correlati sono tesi a stabilire schemi di interazione di tipo isterico: ricerca di gratificazione affettiva, uso di sintomi quale modalit� non verbale di comunicazione, ecc.
(2): tendenze psicotiche, disorganizzazione dell’attivit� ideativa, scadimento delle capacit� di critica e giudizio, limitazione dei rapporti interpersonali, chiusura autistica. N.B.: il correlato opposto � assente.
(3): N.B.: il correlato opposto � assente
� da notare che le Regole Interpretative del Panda integrano il metodo bipolare degli Assi di Diamond considerando anche le scale L, K, F, Mf, Si. Con il programma Panda � possibile personalizzare sia il rapporto narrativo relativo alle scale fondamentali e di contenuto, sia le regole decisionali che lo determinano, sia lo statement descrittivo dei code-type, sia i valori statistici (Medie e Deviazioni Standard). La principale caratteristica di questo programma � dunque rappresentata dalla possibilit� di personalizzare il narrato interpretativo, non soltanto modificando gli statement (la statement library consiste di 363 statement, ognuno corrispondente a una regola decisionale) ma anche, eventualmente, accedendo alle regole decisionali per modificare una condizione che non si ritiene soddisfacente. Per esempio la regola decisionale n� 1 del Panda recita:
L = 65 and L-K = 0 and L-K < 5
cio�, se la scala L � maggiore di 65 punti T e se la differenza tra la scala L e la scala K � compresa tra 0 e 5, verr� stampato, nell’ambito del narrato interpretativo, lo statement n�1.
Possono anche essere modificati gli intervalli delle regole decisionali ma, poich� tale variazione verrebbe letta ed interpretata dal programma, si dovr� avere cura di cambiare anche la serie delle regole decisionali successive di questa dimensione clinica per evitare sovrapposizioni di statement in fase di stampa.
Il programma � fornito gratuitamente alle sole istituzioni sanitarie pubbliche e il suo uso � di esclusivo interesse clinico e scientifico. La distribuzione avviene previa richiesta da parte del responsabile del servizio sanitario (la modulistica specifica va richiesta alla FIS Roma oppure alla “Casa della Divina Provvidenza”, Bisceglie).
Vengono riportati gli output di stampa emessi automaticamente dai programma MMP12-Panda
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